Cos’è la rivalsa del datore di lavoro? Essa è una possibilità spesso ignorata dalle aziende per rientrare dei danni subìti, in seguito all’assenza dal posto di lavoro di un dipendente, coinvolto in un incidente causato da terzi. Il dipendente infortunato, durante il periodo di inattività lavorativa, ha diritto a non essere licenziato e alla conservazione della retribuzione. Tuttavia l’I.N.A.I.L o l’I.N.P.S, nel caso di infortunio non lavorativo, integrano solo in parte, la busta paga del lavoratore.

La sentenza della Cassazione numero 6.132 del 12 novembre 1988 stabilisce, che il responsabile di lesioni a danno di un lavoratore dipendente, è tenuto a risarcire il datore di lavoro, per il periodo in cui il dipendente non potrà assicurare la propria prestazione lavorativa. Sondaggi recenti indicano che l’80% delle possibili richieste di rimborso non vengono inoltrate, a tutto vantaggio delle compagnie assicurative. Il datore di lavoro, durante il periodo di astensione dal lavoro del dipendente, dovrà comunque sostenere lo stipendio, il TFR, i contributi maturati, la tredicesima e la quattordicesima. Molte aziende non sono a conoscenza che tutte queste voci possono e devono essere rimborsate dal responsabile civile e dall’assicurazione.

Se questa possibilità non venisse colta, si potrebbe verificare un innegabile danno economico per i bilanci di un’azienda. Studio Himera aiuta le aziende a recuperare quanto dovuto. Grazie alla conoscenza specialistica delle normative e delle procedure, atte a ottenere la liquidazione del danno da parte di chi lo ha causato o dalla compagnia assicurativa che ne costituisce l’equivalente responsabile civile. Se un tuo dipendente è stato vittima di un danno subìto da terzi sia in contesto lavorativo che extra-lavorativo. Puoi richiedere il risarcimento che ti spetta anche a distanza di anni, da 2 a 5, a seconda della casistica.